L’auto-test per identificarti in uno
dei sette “morfotipi”.
Quarta parte
e ultime due morfologie: Adiposità localizzata e Sovrappeso.
Se non hai
ancora effettuato l’auto-test ecco qui il link della prima parte dell’articolo!
Tipologie
e strategie:
TIPO 6 – Adiposità Localizzata: “ l’accumulo di ciccia è così
evidente alle cosce ed ai fianchi da formare dei rilievi che deformano il
profilo dell’intera silhouette che, per il resto, non si è particolarmente
modificato. Tale costituzione è senza dubbio ereditaria e legata a cause
concomitanti come quelle di tipo endocrino, ambientale e posturale, ma il
peggioramento è dovuto soprattutto al sovrappeso trascurato nel tempo, che dalla
costituzione tipica delle donne mediterranee ha portato alla formazione di una
silhouette a violino, con un eccessivo accumulo di adipe sui fianchi, addome,
glutei e cosce.
L’intervento
risolutivo per l’adiposità localizzata è la liposuzione chirurgica, altrimenti
è bene rivolgersi ad un medico per le terapie più idonee, principalmente: dieta
mirata, movimento e trattamenti locali anche tramite mesoterapia. Per
ristabilire l’equilibrio delle forme è bene eseguire specifici esercizi per
irrubustire soprattutto le masse muscolari delle braccia, del torace e della
schiena”.
TIPO 7 – Sovrappeso: “i chili in più sono
distribuiti su tutto il corpo. La figura allo specchio ti sembra globalmente
più paffuta. Il problema non è la cellulite, ma il sovrappeso.
Se
l’accumulo di grasso in eccesso deforma l’intera silhouette è bene rivolgersi ad
un bravo dietologo per una cura alimentare su misura; lo sport va però abbinato
alla dieta. Per sciogliere i grassi e mantenersi in forma vanno scelte attività
di tipo “aerobico”, comprende gli sport che alzano la frequenza cardiaca e
respiratoria per un periodo di tempo prolungato”.
Con questa quarta parte concludiamo
l’analisi dei morfotipi. Ricordo che questi post sono la sintesi di un articolo
trovato in rete qualche anno fa, a cui hanno lavorato anche docenti delle
Università di Siena e Tor Vergata di Roma ed esperti medici estetici (cito qui
i nomi riportati: Carlo Alberto Bartoletti, Pier Antonio Bacci e Marco
Gasparotti – l’autrice dovrebbe essere Agnese Ferrara.). Proprio perché si
tratta di esperti del settore è normale che parlino di cure mediche e
chirurgiche. Per questo motivo ho deciso di scrivere una quinta e ultima parte
del post, in cui riportare conclusioni e commenti, ma siccome non si può vivere
di sola teoria il prossimo articolo sarà dedicato ai trattamenti: parleremo di
Dry Brush!
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