mercoledì 12 agosto 2015

Cellulite: conoscerla per sconfiggerla – Parte 1




I 3 stadi della cellulite:
Inizialmente ero un po’ dubbiosa se scrivere o meno questo post.. in quanto è un argomento un po’ trito e ritrito. Ma per completezza mi è sembrato giusto proporvi questo sintetico riepilogo delle 3 fasi di crescita della cellulite.
  1. Prima fase: edematosa. L’edema è un accumulo di liquidi nel tessuto adiposo, ciò provoca un leggero gonfiore sottocutaneo, soprattutto intorno alle caviglie, ai polpacci, alle cosce e alle braccia. In questa fase però la pelle mantiene tono ed elasticità.
  2. Seconda fase: fibrosa. Una fibrosi è un aumento del tessuto connettivo il quale indurisce il tessuto adiposo formando dei piccoli noduli. È accompagnata da capillari dilatati e dalla cosiddetta pelle a buccia d’arancia.
  3. Terza fase: sclerotica. I piccoli noduli, formati in precedenza, si moltiplicano e si uniscono tra loro. Si forma una sclerosi, il tessuto diventa duro e i noduli sono di grandi dimensioni. La buccia d’arancia così come i capillari dilatati sono maggiormente visibili, inoltre l’epidermide risulta fredda e dolente.
 
Questo processo può provocare nel soggetto tre diversi tipi di cellulite:
  1. Cellulite compatta: la forma più diffusa e più facile da trattare. Colpisce soprattutto i soggetti in buona forma fisica con una muscolatura tonica, colpisce soprattutto i glutei ed è accompagnata da smagliature. I noduli sono piccoli, duri e ben aderenti alla muscolatura.
  2. Cellulite flaccida: colpisce soprattutto persone di mezza età con muscolatura poco tonica, ma anche donne con frequenti variazioni di peso. Si caratterizza con la presenza di piccoli noduli sclerotizzati e mobili a causa della scarsa tonicità; le zone più colpite sono le cosce e le braccia.
  3. Cellulite edematosa: costituisce lo stadio finale, nonché la forma più grave di cellulite. È caratterizzata dalla presenza di un ristagno liquido nei glutei e nel bacino che conferiscono ai tessuti un aspetto gonfio, spugnoso e cadente. Molto dolente al tatto è sempre associata ad una grave insufficienza venosa e linfatica degli arti inferiori, infatti colpisce anche la parte bassa delle gambe, le caviglie e i piedi, dando forma alle cosiddette “gambe a colonna”.

In sostanza prima si interviene e meglio è. Credo sia importante conoscere come può evolvere la cellulite, ma la cosa fondamentale e non perdersi d’animo, qualunque sia lo stadio, e iniziare ad agire il prima possibile. Con l’impegno e le giuste strategie si può sempre migliorare.

Il prossimo post sarà sempre dedicato alla conoscenza della cellulite, con riferimento ai diversi “morfotipi”.
Grazie ad un breve auto-test potrai scoprire con quale morfotipo ti identifichi e iniziare ad individuare le strategie più adatte al tuo corpo.

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