lunedì 31 agosto 2015

Ginnastica vascolare, una buona abitudine mattutina




Una circolazione “in forma” ci aiuta a combattere cellulite e perdita di tono, perché non intervenire fin dal mattino?

Nel post precedente abbiamo parlato di dry brushing e dei risultati che possiamo ottenere con questo piccolo rito quotidiano di appena 5 minuti. Ma ci sono altri 5 minuti che possiamo dedicare a noi stesse prima di compiere qualsiasi altra azione, con brevi esercizi che possono essere fatti comodamente nel nostro letto. 


Per prima cosa stirati, o detto in termini più mattutini, stiracchiati per qualche secondo. Questo ti aiuterà a svegliarti e a riprenderti dal torpore del sonno.
Dopodichè prendi il cuscino e ponilo sotto le gambe, in modo che sorregga il polpaccio.
Inizia col flettere in avanti e indietro le caviglie, ripetendo il movimento 20 volte, passa poi alla rotazione delle stesse disegnando per 10 volte dei cerchi in senso orario e 10 volte in senso antiorario.

Sempre con le gambe appoggiate sul cuscino (Scusate!!! mi sono resa conto di aver dimenticato di disegnare il cuscino), ma con le mani dietro la nuca, flettete le ginocchia in direzione del petto, alternando ginocchio destro e sinistro. Ripetete per 20 volte.

Riportate le baccia lungo i fianchi e sollevando le gambe pedelate in aria per 30/40 secondi (se siete poco in forma, per iniziare, basteranno anche solo 20 secondi).
Tenete le gambe in aria e stendendole verso l’alto (senza farvi male e senza sentire fastidi), disegnate nuovamente dei cerchi con le caviglie, effettuando 10 ripetizioni in un senso e 10 nell’altro.

Riponete nuovamente le gambe sul cuscino; flettete una gamba verso il petto e afferrate la pianta del piede con le mani. Mentre stendete la gamba verso l’alto, fate scorrere le mani dai piedi verso l’inguine, massaggiando così l’intera gamba. Ripetere dalle 3 alle 5 volte per gamba.

E’ arrivato il momento di alzarsi dal letto e di completare la sequenza con un piccolo allungamento:
ponetevi di fronte a un muro e appoggiate le mani ad esso; stendete una gamba indietro e portate in avanti il busto. Mantenete la posizione per almeno 30 secondi prima di passare all’altra gamba.

Finito!!

Vale veramente la pena puntare un po’ prima la sveglia per dedicare del tempo a noi stesse… non  vedetelo come uno sforzo o un sacrificio, ma come un dono che vi fate. In fin dei conti il tempo è una delle cose più preziose che abbiamo.

Nel prossimo post vedremo come combattere la sedentarietà, questa cattiva abitudine, e che strategie adottare quando dobbiamo trascorrere ore sedute.

martedì 25 agosto 2015

Tonifica il corpo con il Dry Brushing



....Dry Brushing? 

Il dry brushing è un tipo di massaggio che viene effettuato con una spazzola sulla pelle asciutta, si esegue con movimenti circolari in direzione del cuore, senza l’utilizzo di creme o di oli.
Il dry brushing è un incredibile rito di bellezza e di cura del corpo, vale la pena far si che rientri nelle nostre abitudini quotidiane perché è una tecnica molto rapida e semplice, mediamente occorrono fra i tre e i cinque minuti

Se eseguita regolarmente permette di:

  •  rimuovere cellule morte e tossine. Grazie al suo effetto peeling rende la pelle liscia, morbida e luminosa;
  • promuovere la circolazione sanguigna, aiutando a prevenire la comparsa di capillari e vene varicose;
  • stimolare il sistema linfatico, prevenendo la formazione di cellulite;
  • effettuare un massaggio energetico, tonificante e stimolante;
  • prevenire la pelle secca e ridurre la comparsa dei peli incarniti.


Ma come si effettua il massaggio?
A dir la verità non esiste una tecnica precisa, o meglio… ne esistono di diverse. Tuttavia è molto importante esercitare una pressione tale da non graffiare la pelle, eseguendo i movimenti senza premere con la spazzola. Non dovete provare fastidio.
Pronte? Potete provare così:

  1. Eseguendo movimenti circolari, iniziate massaggiando i piedi, spostatevi poi sulle gambe proseguendo verso le ginocchia, massaggiate delicatamente e con cura ogni parte del polpaccio;
  2. con lo stesso movimento circolare massaggiate le cosce fino a salire sui fianchi e sui glutei (eseguendo i movimenti in senso antiorario);
  3. proseguite il massaggio verso la pancia e con movimenti (in senso orario) dirigetevi verso il petto;
  4. eseguite gli stessi movimenti sulla schiena, sempre dal basso verso l’alto;
  5. passate alle braccia, in direzione delle spalle.
  6. Potete frizionare molto delicatamente anche la zona del petto e del collo, ma tramite movimenti lineari, dall’alto verso il basso (in direzione del cuore).

Vi posto un video molto interessante sul dry brush, se siete pratiche di inglese potete ascoltare la spiegazione iniziale, altrimenti saltate al minuto 2:17 in cui parte il massaggio. Come vedete esegue dei movimenti leggermente diversi da quelli che vi ho elencato io e in più è velocissima. Scegliete voi il movimento più comodo.. l’importante è spazzolare!!


Molto importante è la scelta della spazzola, che dovrà essere in setole naturali e se possibile dotata di manico estraibile, per poter massaggiare più agevolmente parti difficili da raggiungere come la schiena.
Se il pelo della spazzole dovesse essere troppo “pungente” immergetela più volte in acqua bollente schiacciando di volta in volta le setole.
Se notate residui o sporcizia sulla spazzola e opportuno lavarla con acqua calda. Se quando dovrete effettuare il dry brushing, la spazzola, dovesse risultare ancora umida, è possibile sostituire il massaggio con uno scrub.
Se avete una pelle davvero molto sensibile, e le setole naturali vi paio troppo aggressive, utilizzate una spazzola con setole sintetiche molto morbide, l’effetto forse sarà leggermente diverso, ma potrete godervi parte dei benefici anche voi. 

Quando eseguire questo massaggio?
Effettuando il dry brushing inizierete la giornata con un trattamento tonificante e rivitalizzante. Da evitare, invece, le ore serali in quanto, proprio per i sue effetti, potrebbe disturbare il vostro sonno.
Il dry brushing, generalmente viene eseguito prima della doccia (o del bagno), o semplicemente prima di stendere un velo di crema sul corpo, in quanto facilita la penetrazione dei principi attivi.

giovedì 20 agosto 2015

Morfologie femminili, le 7 tipologie più diffuse – Parte Quarta



L’auto-test per identificarti in uno dei sette “morfotipi”.
Quarta parte e ultime due morfologie: Adiposità localizzata e Sovrappeso.
Se non hai ancora effettuato l’auto-test ecco qui il link della prima parte dell’articolo!

Tipologie e strategie:

TIPO 6 – Adiposità Localizzata: “ l’accumulo di ciccia è così evidente alle cosce ed ai fianchi da formare dei rilievi che deformano il profilo dell’intera silhouette che, per il resto, non si è particolarmente modificato. Tale costituzione è senza dubbio ereditaria e legata a cause concomitanti come quelle di tipo endocrino, ambientale e posturale, ma il peggioramento è dovuto soprattutto al sovrappeso trascurato nel tempo, che dalla costituzione tipica delle donne mediterranee ha portato alla formazione di una silhouette a violino, con un eccessivo accumulo di adipe sui fianchi, addome, glutei e cosce.
L’intervento risolutivo per l’adiposità localizzata è la liposuzione chirurgica, altrimenti è bene rivolgersi ad un medico per le terapie più idonee, principalmente: dieta mirata, movimento e trattamenti locali anche tramite mesoterapia. Per ristabilire l’equilibrio delle forme è bene eseguire specifici esercizi per irrubustire soprattutto le masse muscolari delle braccia, del torace e della schiena”.

TIPO 7 – Sovrappeso: “i chili in più sono distribuiti su tutto il corpo. La figura allo specchio ti sembra globalmente più paffuta. Il problema non è la cellulite, ma il sovrappeso.
Se l’accumulo di grasso in eccesso deforma l’intera silhouette è bene rivolgersi ad un bravo dietologo per una cura alimentare su misura; lo sport va però abbinato alla dieta. Per sciogliere i grassi e mantenersi in forma vanno scelte attività di tipo “aerobico”, comprende gli sport che alzano la frequenza cardiaca e respiratoria per un periodo di tempo prolungato”.


Con questa quarta parte concludiamo l’analisi dei morfotipi. Ricordo che questi post sono la sintesi di un articolo trovato in rete qualche anno fa, a cui hanno lavorato anche docenti delle Università di Siena e Tor Vergata di Roma ed esperti medici estetici (cito qui i nomi riportati: Carlo Alberto Bartoletti, Pier Antonio Bacci e Marco Gasparotti – l’autrice dovrebbe essere Agnese Ferrara.). Proprio perché si tratta di esperti del settore è normale che parlino di cure mediche e chirurgiche. Per questo motivo ho deciso di scrivere una quinta e ultima parte del post, in cui riportare conclusioni e commenti, ma siccome non si può vivere di sola teoria il prossimo articolo sarà dedicato ai trattamenti: parleremo di Dry Brush!

mercoledì 19 agosto 2015

Morfologie femminili, le 7 tipologie più diffuse – Parte Terza



L’auto-test per identificarti in uno dei sette “morfotipi”.

Terza parte del post per capire a quale morfotipo assomigliamo di più! Oggi vedremo altre due tipologie: Gambe grosse (o a colonna) e Falsa cellulite.
Per chi dovesse ancora leggerli vi linko il post della prima parte in cui troverete l’auto-test e il morfotipo normopeso, e il link della seconda parte con le tipologie androide e ginoide.
  
Tipologie e strategie:
TIPO 4 – Gambe a Colonna: “gambe grosse anche alle ginocchia e alle caviglie, caratterizzate da una struttura ossea spessa in queste zone. Nel tempo si assiste ad un lieve aumento della circonferenza delle gambe, dovuto a problemi circolatori e alla tendenza di accumulare il grasso lungo gli arti inferiori. Tale morfologia è soprattutto ereditaria e spesso associata alla presenza di varici, con problemi circolatori che generano di frequente una sensazione di pesantezza alle gambe, soprattutto a fine giornata. Questo è il caso di cellulite vera e propria, la “pannicolopatia edematofibrosclerotica”. Nel tempo la pelle si assottiglia, il tessuto adiposo degenera e si presenta sclerotico, ispessito in alcuni punti, duro e forma i tipici noduli di cellulite, facilmente riconoscibili al tatto e ad occhio. Per i casi più gravi il quadro è completato da edemi lungo lungo gli arti e da capillari sanguigni che affiorano in superficie.
Ecco cosa fare: per diminuire la sensazione di pesantezza e favorire il ritorno sanguigno e linfatico lungo gli arti, il movimento è indispensabile; attività come la bicicletta, la corsa e il nuoto sono le più indicate. Anche i massaggi, come il drenaggio linfatico manuale e la pressoterapia danno ottimi risultati. Indispensabile è l’intervento di un medico competente, per indagare sui fattori predisponenti ed aggravanti per meglio capire quale strategia adoperare. L’adiposità localizzata può essere trattata sottoponendosi a interventi lipolitici, con la somministrazione di farmaci per via mesoterapica; anche la liposuzione è un intervento indicato per questo morfotipo. L’uso di creme anticellulite è utile per migliorare lo stato della pelle, ma non agiscono sul grasso sottocutaneo”.
 
TIPO 5 – Falsa Cellulite: “ la corporatura è normale, ma l’interno coscia ed i glutei vi sembrano svuotati ed il bacino e privo di tonicità. All’osservazione i glutei vi appaiono più bassi e la pelle tende a fare le pieghette. Attenzione alla falsa cellulite perché può far sbagliare le strategie e farci spendere inutilmente del denaro. Infatti, in questo caso, la pelle a buccia d’arancia non è dovuto all’accumulo di adipe, ma alla lassità dei tessuti di alcune zone particolari come i glutei, l’interno cosce o il mediale delle braccia. Si presenta solitamente dopo i 40 anni di età e può essere anche la conseguenza di dimagrimenti rapidi. La mancanza di tono muscolare può dipendere dalla sedentarietà o da vizi posturali, ma anche da trattamenti medici e fisioterapici errati.
Molto si può fare eliminando la sedentarietà e correggendo una cattiva postura: quindi via libera alla costruzione muscolare con il body building e con esercizi specifici per la tonificazione dei muscoli di glutei e cosce. Anche l’elettrostimolazione migliora lo stato. Infine un lieve aumento di peso regala maggiore tono e riempie nuovamente le forme.


Al prossimo post con gli ultimi due morfotipi: Adiposità localizzata e Sovrappeso!