martedì 18 agosto 2015

Morfologie femminili, le 7 tipologie più diffuse – Parte Seconda



L’auto-test per identificarti in uno dei sette “morfotipi”.

Ecco la seconda parte dell’auto-test! Oggi parleremo di altre due tipologie: il tipo Androide (detto anche a “Mela”) e il tipo Ginoide (o a “Pera”). Se non avete ancore effettuato l’auto-test vi rinvio al post precedente in cui troverete la procedura per individuare il vostro morfotipo e la descrizione della prima tipologia morfologica: il Normopeso.

Tipologie e strategie:
TIPO 2 - Androide: “belle gambe che si mantengono magre, più magre soprattutto rispetto all’addome, al torace ed alla schiena e spesso con le odiate “maniglie di Venere” (o dell’amore) che si formano con molta facilità. Una struttura ossea tipicamente maschile, possiedi le spalle più larghe dei fianchi o comunque i glutei, le cosce e le gambe sono più magri e sottili rispetto al resto del corpo. L’accumulo di grasso si concentra soprattutto nel punto vita e ai fianchi, oppure sul torace e nella schiena. Questa particolare distribuzione del tessuto adiposo salva le gambe dalla cellulite. Il morfotipo androide è frequente soprattutto nelle donne in menopausa ma è anche una predisposizione ereditaria e costituzionale.
 Il grasso accumulato nell’addome è considerato pericoloso per la salute femminile, ecco cosa fare per eliminarlo: oltre ad una dieta specifica, prescritta da uno specialista, è necessario combattere la sedentarietà e dedicarsi al movimento. L’attività fisica consigliata è prevalentemente cardiovascolare come la danza e la corsa, è importante tonificare i muscoli della schiena e dell’addome con esercizi a corpo libero o in palestra con i macchinari specifici. Se i glutei risultano piatti è opportuno eseguire esercizi di ginnastica a corpo libero e con pesi leggeri (da mezzo chilo a due chili).”

TIPO 3 – Ginoide: “ hai il bacino più largo delle spalle , magari con accumulo di grasso dalla vita in giù, con braccia e spalle anche molto magre. E’ la morfologia più comune nel nostro paese: fianchi larghi e spalle strette, con una struttura ossea tipicamente femminile. L’accumulo di adipe sui fianchi è un evento inizialmente sano, accentuabile anche dalla ritenzione idrica; l’adiposità si accumula in punti strategici, soprattutto sulle cosce, arrotondando ed ammorbidendo la figura, la pelle si presenta comunque omogenea e il colorito è normale. Se invece il tessuto presenta dei micronoduli riconoscibili al tatto e alla palpazione profonda è generalmente assente il dolore, allora la cellulite è in una fase avanzata e occorre intervenire.
E’ indispensabile fare movimento con attività cardiovascolari e di condizionamento muscolare. Per migliorare la tonicità dei muscoli addominali, delle cosce e dei glutei va svolta un’attività fisica costante e regolare, in quanto tale costituzione è particolarmente resistente al dimagrimento. La corsa è indicata per assottigliare e sgonfiare gli arti inferiori, ma deve essere abbinata a specifici esercizi di ginnastica per irrobustire le masse muscolari deficitarie della parte superiore del corpo. E’ utile anche applicare creme cosmetiche “anticellulite”, effettuando un massaggio prolungato per per facilitarne l’assorbimento; anche i massaggi di drenaggio linfatico facilitano il dimagrimento se fatto correttamente, in caso contrario può perfino peggiorare lo stato. Dal medico ci si può sottoporre ad alcune terapie sciogli grasso nei punti strategici come la mesoterapia, che facilita la veicolazione nei tessuti sottocutanei delle sostanze farmacologiche impiegate dal medico”.


Alla terza parte del post con i prossimi morfotipi!!

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